Cammino Minerario Di Santa Barbara

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01 - FONTANA COPERTA

Fontana coperta (Funtana crobetta)

Il sito prende il nome dall’omonima sorgente ancora attiva.

È un luogo molto interessante dal punto di vista storico perché, in uno spazio ristretto, correvano due ferrovie (una privata della Società Monteponi e l’altra pubblica della Gestione Governativa delle F.M.S. Ferrovie Meridionali Sarde).

La prima attraversava un passaggio a livello e si infilava nella ottocentesca galleria Pellegrini mentre la seconda correva sul bel ponte ferroviario ad archi inaugurato nel 1926.

È ancora riconoscibile la vecchia Strada Reale 126, realizzata in buona parte sull’impronta di una antica strada romana.

Il tracciato sinuoso salta con un ponticello il rio San Giorgio e si infila sotto il ponte delle Ferrovie Meridionali Sarde, su cui oggi corre il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Funtana Coperta è anche il sito nel quale, negli anni cinquanta dell’800, venne realizzata la prima laveria semi meccanica del territorio, la Keller Nobilioni.

Dopo pochi anni gli impianti vennero venduti alla Società Monteponi che smontò i macchinari per trasferirli nella sua miniera.

Associazione Villaggio Normann

Raduno lambrette a Funtana crobetta

02 - LA VECCHIA SS 126

La strada statale SS 126 è una delle strade più importanti e antiche della Sardegna.

La strada venne classificata Strada Nazionale di 1^ classe nel 1923.

Nel 1928, con Regio Decreto, venne istituita la Strada Reale 126 con itinerario Porto Botte-Iglesias-Oristano, Cuglieri-Suni-Alghero-Sassari e diramazione Alghero-Porto Conte.

Il tracciato ricalcava in gran parte il percorso della strada romana a Tibulas Sulcis che, partendo da nord, fiancheggiava tutta la costa occidentale della Sardegna attraversando Bosa, Cornus, Othoca, Neapolis (Terralba) e Metalla (nelle campagne di Fluminimaggiore) per terminare poi a Sulci (Sant’Antioco).

Dal 1935 la strada prese la denominazione “Sud Occidentale Sarda” e venne ridotta al seguente itinerario: Porto Botte-Iglesias-Marrubiu-innesto SS131 diventando per tutti “la strada delle miniere”.

Tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta del ‘900, in concomitanza con la realizzazione del polo industriale di Portovesme, il tratto della SS126 tra Iglesias e Gonnesa venne rettificato cancellando testimonianze importanti di archeologia mineraria: ponti, gallerie ferroviarie, piani inclinati e ciò che restava degli edifici industriali della prima laveria meccanica del territorio conosciuta come Keller-Nobilioni.

Attualmente il tracciato della strada parte da Sant’Antioco e termina sulla SS131 all’altezza di Marrubiu per una lunghezza totale di 120 Km.

Associazione Villaggio Normann

03 - PRESCRIZIONI DI SICUREZZA:

Non allontanarsi dal percorso tracciato in quanto le aree circostanti sono caratterizzate da pericoli derivanti dalle strutture minerarie quali Fornelli, Gallerie, Scavi e discariche minerarie.

Lungo il percorso, non maneggiare il materiale abbancato nelle discariche minerarie che si trovano vicino al percorso