Cammino Minerario Di Santa Barbara

INTERACTIVE MAP

it

01- CAPOSALDI DI SBARRAMENTO STRADALE DI SAN GIOVANNI

Dal 10 giugno 1940 all’8 settembre 1943, il territorio di Gonnesa e Iglesias rappresentò un fondamentale corridoio strategico, da difendere ad oltranza, contro possibili incursioni nemiche.

Lo sbarramento fortificato del “Caposaldo di sbarramento stradale San Giovanni” era parte di una estesa rete di opere difensive, costruite e presidiate dal Regio Esercito Italiano.

Operativo nel 1943, lo sbarramento controllava le due ferrovie (F.M.S. e Moneponi) e la Strada Reale 126, nel passaggio obbligatorio tra Monte San Giovanni e Monte Meu.

Si tramanda integro, e localmente, è noto come “Su Post’e bloccu”.

In carte di archivio militare era denominato, in codice, con il nome di un’antica città: “Troia”.

Si compone di strutture di calcestruzzo: sette posizioni dotate di armi automatiche o cannoni e un ricovero per il presidio.

È presente anche uno sbarramento anticarro, con grossi blocchi in calcestruzzo.

Sulla sede stradale e sulle due ferrovie c’erano, invece, ostacoli attivabili al bisogno utilizzando putrelle, o spezzoni di binari ferroviari, conficcati in alloggiamenti specifici.

Il sistema difensivo della zona era completato da una predisposizione minata lungo il terrapieno della Strada Reale 126 e a Pozzo Baccarini, dalle predisposizioni minate della Galleria Pellegrini, limitrofa al Pozzo Baccarini e al viadotto FMS.

Sul vicino Monte Arbu operava una batteria; con quattro cannoni da 75 mm, in funzione antisbarco, di cui ancora oggi restano le piazzole e le infrastrutture di servizio (Trincee e gallerie).

Il settore difensivo Iglesiente era affidato alla 250a Divisione Costiera, costituita nel gennaio 1942 con 500 ufficiali e 11.000 uomini di truppa.

Le forze mobili erano la divisione di fanteria “Sabauda”.

A Gonnesa si trovavano il comando della 127° Reggimento Costiero, la 163a Compagnia Cannoni Controcarro e un’infermeria.

L’importanza del settore è testimoniata da molte altre fortificazioni: postazioni di allarme a mare, e gruppi di fortini più arretrati, nella zona di Portopaglietto-Fontanamare, disposti a costituire un arco “arco di contenimento”.

La strada da Gonnesa a Seddas Moddizzis era sbarrata da un caposaldo analogo a quello di San Giovanni.

Dopo l’armistizio del settembre 1943, le opere militari caddero progressivamente in disuso.

Linee di difesa
Batteria Monte Meu (Foto ASS.FORT – R. Tocco)
Ricostruzione Storica Batteria Monte Meu (Foto ASS.FORT – R. Tocco)

02 - PRESCRIZIONI DI SICUREZZA:

Non allontanarsi dal percorso tracciato in quanto le aree circostanti sono caratterizzate da pericoli derivanti dalle strutture minerarie quali Fornelli, Gallerie, Scavi e discariche minerarie.

Lungo il percorso, non maneggiare il materiale abbancato nelle discariche minerarie che si trovano vicino al percorso